Edward J. Freak: l’arte come testamento
L'esordio letterario dell'artista veneto è un viaggio onirico che sotto certi aspetti ricorda quello di Dante nell'oltretomba

di OMAR POLETTI

In Il nuovo testamento artistico, il protagonista, e autore del racconto, Edward J. Freak (artista veneto, principalmente conosciuto per essere il frontman dei Superhorror e dei nuovi Project Kesha) – nel mezzo di una crisi artistica e letteraria, cerca di uscire dal suo silenzio creativo rifugiandosi nello chalet dei suoi genitori. Qui giunge in piena notte, dopo un lungo viaggio, accompagnato in questo ritiro spirituale e artistico da Cécil, la sua fidanzata nonché giovane pittrice. Entrambi vorrebbero approfittare di tale momento per ritrovare la loro vena creativa ma, mentre Cécil ci riesce, il protagonista della vicenda sembra naufragare ancor più nella frustrazione e nell’incapacità di cominciare il suo romanzo. Un giorno, cercando di riparare il meccanismo di apertura del garage perde l’equilibrio e, cadendo, sbatte la testa e perde i sensi. Da questo momento in poi il protagonista, in varie occasioni, farà sogni inquieti e tormentati, con contenuti simbolici e a tratti soprannaturali.


La salute dello scrittore peggiora sempre di più a seguito dell’incidente finché, proprio quando arriva un medico, perde nuovamente i sensi finendo nel mondo dei sogni dove continua la sua avventura. Qui si scopre imputato in un tribunale con l’accusa di pluriomicidio che, capirà in seguito, essere ai danni dei personaggi dei suoi racconti per non aver mai continuato le opere a cui stava scrivendo.  Giudicato colpevole viene assegnato a una guida che lo accompagna attraverso un mondo fantastico e dai tratti danteschi. Questa è niente meno che Gabriele D’Annunzio, punto di riferimento artistico nella vita dello scrittore. Il Vate gli mostra la strada, come Virgilio nella Commedia, verso la città dell’Arte, Texepolis, e lungo il tragitto incontrano una lunga serie di artisti d’ogni calibro.

Durante il viaggio lo scrittore comprende il complesso meccanismo di Texepolis (che in questo mondo, nell’Iperuranio, permette all’Arte di manifestarsi nel mondo terreno, negli esseri umani, per mezzo dell’ispirazione da lei concessa agli artisti), capirà che i luoghi di pena servono per creare ed estrarre le materie prime necessarie ai piani alti, dove gli artisti attendono per continuare a fare arte anche dopo la morte.  Alla fine del percorso, appena prima del risveglio, gli vengono rivelati alcuni segreti. E, riaperti gli occhi, scoprirà di essere stato in coma per diciotto giorni. Ma l’avventura non avrà fine nel mondo reale – lo scrittore deciderà di trascrivere ciò che ha visto durante il coma e il sentimento di sacralità dovuto all’Arte che ha provato.

Ma la storia non finisce qui: dopo qualche tempo riceve un pacco, un plico mandato da un noto artista chiamato Thomas J. Young che spiega al protagonista di conoscere anche lui Texepolis e che quel mondo non è frutto di un delirio o di un sogno ma effettivamente esiste. Comincia così un’ultima avventura che spingerà lo scrittore a cercare il collega artista (ritenuto morto fino ad allora) a Texepolis, viaggio sorprendente, dove ci saranno nuove rivelazioni e che affascinerà il lettore, sbigottito da un finale inaspettato e originale.

Il libro di Edward J. Freak è un vero e proprio atto d’amore per l’arte, che in quest’opera viene elevata a una sorta di religione sacra. L’autore descrive ambientazioni evocative, dai toni cupi, idilliaci e fantastici. Lo stile si mantiene chiaro e il ritmo dinamico, grazie a un sapiente alternarsi di parti descrittive e narrative. Un’opera brillante e articolata, seppur la seconda parte del libro sia a tratti confusa e meno ispirata. «L’Arte è la chiave, l’Arte vi eleverà, eleverà ogni parte di voi senza mortificarne nessuna, abbiate fede in Essa e dimenticate le gabbie in cui la rinchiudono gli uomini per renderla merce» scrive, intimando di cercarla in noi stessi. Quest’opera dal contenuto filosofico è per gli artisti una sorta di esortazione alla ricerca artistica e per chi invece non s’intende d’arte può senz’altro risultare interessante per comprenderla meglio.

Edward J. Freak con questo libro ha esordito nella scena letteraria, e ha mantenuto lo stesso carattere sconvolgente e destabilizzante che caratterizza la sua carriera musicale, trascinando il lettore in un labirinto narrativo che si alterna tra sogno e realtà, Edward J. Freak ha poi pubblicato il libro Amore, Morte e Dannazione che unisce l’esperienza letteraria con quella musicale (la raccolta contiene un codice d’accesso all’omonimo disco).



Dettagli

Autore :                      Edward J. Freak

Titolo:                         Il  Nuovo Testamento Artistico

Genere:                       Narrativo

Casa editrice:              Planet Book

Anno edizione:           2021

Pagine:                        194