La miglior medicina
Quando le cure tradizionali non bastano, ecco che subentrano i libri

Scritto da SARA CERICOLA (Sara.Cericola@unil.ch)

Nuovo acurarsi-con-i-librinno, nuovi malanni e, per questo motivo, nuovi rimedi letterari inediti come cura perfetta per qualsiasi disturbo. Con l’edizione accresciuta del romanzo Curarsi con i libri, pubblicata da Sellerio, le due autrici inglesi, Ella Berthoud e Susan Elderkin, ci propongono le migliori ricette per guarire ogni tipo di s
intomo. In questo caso, a differenza dei medicinali tradizionali, i protagonisti del nuovo rimedio alternativo sono i libri: un metodo sicuramente più economico, salutare ed efficace. Inoltre, è da sottolineare la facilità con cui si naviga all’interno di questo manuale di cure, cosa non del tutto scontata quando si parla di medicina, poiché è suddiviso in ordine alfabetico: ad ogni lettera corrisponde una malattia, seguita dal titolo del volume considerato più adatto per curare quel male.
Dall’Agitazione, all’Essere al verde fino all’Ipocondria, chiunque, a fine lettura, ne uscirà guarito. Si tratta dunque di una vera e propria biblioterapia, secondo la definizione data dalle scrittrici nelle prime pagine del libro: “ramo della medicina che cura certi disturbi dell’esistenza con la somministrazione di opere di narrativa.”

Un’altra differenza rispetto alle cure classiche a cui siamo fin troppo abituati, è il fatto che non vengano distinti i dolori del corpo da quelli del cuore, uno vale l’altro insomma, quello che cambia è la sezione dello scaffale in cui si trova il nostro “farmaco letterario”: se per curare la febbre da fieno, probabile motivo che ha spinto il Capitano Nemo all’esistenza sottomarina, ci affidiamo a Ventimila leghe sotto i mari di Jules Verne, dovremo curiosare nella zona della libreria riservata alla letteratura francese, al contrario, per sconfiggere l’allergia al matrimonio ci basterà rimanere “a casa nostra”, ricorrendo a Il ladro di merendine di Camilleri.

Sappiamo ormai da tempo, talvolta non rendendocene conto, che esistono libri che sembrano siano stati scritti apposta per noi. Iniziamo a leggerne uno, ci coinvolge, continuiamo, per poi finire talmente dentro a quella storia da non riuscire più a distinguere se i guai raccontati in quel romanzo appartengano davvero al personaggio o se siano i nostri. Ciò è consolatorio, perché, a quel punto, abbiamo la certezza di non essere gli unici a provare determinate sensazioni ed emozioni e che c’è qualcun altro, là fuori, che in qualche modo, forse a suo modo, può capirci.

Sfido chiunque a non essersi sentito, almeno una volta nella vita, smarrito come Il giovane Holden in età adolescenziale. Proprio per questo, all’interno di questa rubrica e in particolare sotto la voce Adolescenti, essere, è presente una cura anche per voi. Non siete dunque i soli e, soprattutto, non siete soli. Basta che appena si accusa un disturbo qualsiasi, si reagisca, ma con un’altra piccola differenza rispetto alla tradizione: invece di precipitarsi dal dottore, perché non optare piuttosto per un libraio, il medico dell’anima? Di certo non vi prescriverà quello che vi aspettate, ma può darsi che torniate a casa con delle pillole proustiane o dei sonniferi freudiani, giusto per augurarvi “sogni d’oro”. Qualunque sia il vostro problema, il libraio saprà contagiarvi in maniera positiva, perché non si tratterà della trasmissione di una malattia infettiva, bensì benefica, che potrebbe rimettervi in sesto addirittura nel giro di qualche ora di lettura.

È forse allora per questa ragione che da sempre ci tramandiamo, di generazione in generazione, questa passione segreta e, chissà, innata: per cercare e, in alcuni casi anche trovare, se stessi. Per arricchire e per arricchirsi. Per curare e per guarire.

Scritto da Sara Cericola (Sara.Cericola@unil.ch)