“7 Prisoners”: una storia di schiavitù moderna in Brasile
Il dramma racconta la storia di quattro ragazzi che, stanchi di lavorare nei campi, vanno a San Paolo alla ricerca di lavoro per poter mantenere le loro famiglie

di MEDEA LEONARDI

7 Prisoners” – “7 Prisoneiros” in lingua originale – dramma brasiliano diretto da Alexandre Moratto e scritto in collaborazione con Thayná Mantesso, è ambientato ai giorni nostri, nella povera realtà brasiliana, e illustra la storia di un gruppo di ragazzi che, stanchi di lavorare nei campi delle campagne brasiliane, si recano a San Paolo alla ricerca di opportunità lavorative per poter mantenere le loro famiglie. Quella che sembrava una grande occasione si trasforma però in un dramma, e i ragazzi vengono imprigionati in una moderna forma di schiavitù, costretti a lavorare senza essere pagati in una discarica sotto la tirannia del proprietario Luca. 

Il substrato criminale e corrotto della metropoli brasiliana emerge in tutta la sua brutalità, in una storia che riprende le dinamiche di una realtà spietata, dove la moralità si piega di fronte al potere del denaro. Egoismo, mancata empatia, un mondo di sofferenza in cui pochi sono degni di fiducia. Una realtà, quella brasiliana, che costringe alla disonestà per potersi guadagnare da vivere. 

Moratto cattura fin dall’inizio lo scollamento fra la tranquilla realtà campagnola e quella di San Paolo, città viva ma allo stesso tempo poco accogliente. Dal grande realismo nella raffigurazione del degrado della metropoli traspare l’intenzione del regista di mettere in evidenza quelle dinamiche che purtroppo ancora oggi impregnano la società brasiliana, ma di cui molte persone sono all’oscuro. L’immagine di San Paolo preannuncia quella della discarica dove i quattro giovani vengono depositati, tremendamente simile a una prigione: letti malconci, filo spinato, e un pesante cancello di metallo. 

La psicologia dei personaggi è complessa e mostra varie sfaccettature, che emergono in particolare nelle figure di Mateus e Luca. Il primo è interpretato da Christian Malheiros, mentre Rodrigo Santoro – attore con esperienza anche nel cinema di Hollywood – veste i panni del proprietario della discarica. Mateus – aspirante studente universitario – è più istruito e più scaltro dei suoi compagni Samuel (Bruno Rocha), Isaque (Lucas Oranmian) ed Ezequiel (Vitor Julian), e questo lo fa risaltare maggiormente agli occhi di Luca, che inizia ad affidargli compiti più importanti. Uomo dal passato difficile e vittima a sua volta della società in cui è cresciuto, Luca si avvicina al giovane Mateus – in cui forse si rispecchia e per il quale sviluppa una certa fiducia. Il rapporto fra i due uomini infatti si trasforma in una forma di rispetto e lealtà involontaria, e Mateus si ritroverà a dover scegliere se egoisticamente assecondare Luca in cambio di protezione e aiuto finanziario – tradendo dunque i propri compagni – oppure se rimanere fedele alle proprie origini. Il film è così sfumato nella trasformazione della sua stessa traccia, che si potrebbe non notare la pericolosità di tutto questo fino alla sequenza finale. 

“7 Prisoners” si interroga sulla fragilità dell’animo umano e colpisce i sentimenti dello spettatore con potenza grazie anche al contesto altamente realistico – accresciuto dalla colonna sonora minimale. La credibilità dell’intreccio è tale che a tratti il film potrebbe risultare leggermente piatto, siccome mancano i colpi di scena tipici delle storie riccamente romanzate. Tuttavia, l’esito della vicenda non sarà per nulla scontato e lascerà il pubblico tutt’altro che indifferente.

Grande fonte di riflessione, il lungometraggio ha debuttato alla 78esima edizione del Festival del cinema di Venezia, ma anche al Toronto International Film Festival; ed è reperibile su Netflix. Il film è prodotto da Fernando Meirelles e da Ramin Bahrani, che hanno entrambi creato nei loro precedenti film storie di sfruttamento simili, mentre il montaggio è opera di Germano de Oliveira, che, attraverso una sapiente gestione delle riprese, ci permette di seguire le losche relazioni d’affari di Luca.