L’imprenditoria giovanile
Un’alternativa al primo impiego

La premiazione del concorso Start

Mercoledì 22 aprile, sono le 18:15. Studenti, familiari e ospiti d’onore affluiscono nell’auditorio 263 dell’Internef, sul Campus universitario, dove a breve comincerà la cerimonia di premiazione del Concorso Start Lausanne. Gli organizzatori sistemano gli ultimi dettagli, fanno accomodare i giurati, accolgono i concorrenti e finalmente il cerimoniere prende la parola e saluta i presenti. Le sei squadre finaliste presentano i loro progetti, gli sponsor esprimono il loro parere sull’imprenditoria giovanile, viene presentato il concorso Strategis e il vincitore dell’edizione 2014 offre una sintesi del suo primo anno di attività. Dopo l’assegnazione del Prix du Public, ecco che arriva il grande momento: il presidente e la vice-presidente dell’associazione Start Lausanne annunciano che i 30.000 franchi quest’anno verranno attribuiti a tre studenti dell’Epfl per il loro progetto Technis, una superficie tecnologica per campi da tennis che permetterà la raccolta di dati utili sia per l’arbitraggio individuale e il miglioramento delle prestazioni, che per la condivisione di risultati e statistiche.

 Vincitori concorso Start 2015

Giovani imprenditori della regione

Wiktor, Martin e Naïk non sono i primi studenti che si lanciano nell’imprenditoria. Prima di loro Vincent Pivet ha approfittato dello stesso premio per fondare QuestionMe.ch e l’anno prima il vincitore è stato Alessandro Soldati, che ha inaugurato Cronodeal.ch. Ci sono però anche giovani che decidono di mettersi in proprio senza l’ausilio di un premio e senza passare per un concorso ad hoc: un esempio è Federico Soldati, recentemente diplomatosi alla scuola alberghiera di Losanna (Ehl) che, dopo aver lavorato per un breve periodo nel ristorante di famiglia a Lugano, ha deciso di voler dar vita ad un progetto personale aprendo la pizzeria Pz a Losanna.

 

La Brasserie Docteur Gab’s

L’esempio forse più significativo è però quello della Brasserie Docteur Gab’s, soprattutto in fatto di durata: Reto, David e Gabriel producono birra da oltre dieci anni e il tutto è cominciato quando erano ancora al liceo. Dal 2012 stabilito a Savigny, il birrificio è nato nella cantina di Gabriel, grazie ad un kit ricevuto per i suoi 16 anni. La voglia di creare e la passione per l’arte della birra hanno fatto sì che l’attività si allargasse e nel 2004 i tre giovani si sono trasferiti a Epalinges, iscrivendo la loro produzione nel registro cantonale di commercio. Nel 2009 Docteur Gab’s diventa una SA e un anno dopo i tre mastri birrai terminano i loro studi all’Epfl, Hec e Ehl. Diploma in mano, decidono di dedicare un anno intero esclusivamente al loro hobby, per esplorare la possibilità di trasformarlo nella loro attività principale. L’esperimento è ben riuscito e ora i tre giovani dirigono la loro impresa che conta ben nove dipendenti.

I tre birrai della Brasserie Docteur Gab's 

Le opinioni

Tutti i giovani imprenditori intervistati concordano nel dire che la ragione principale di una simile decisione è la voglia di creare qualcosa di proprio, di realizzare un sogno nel cassetto, di esprimere le proprie idee e passioni. Parallelamente, l’opinione che bisogna avere molta pazienza e non lasciarsi scoraggiare dagli innumerevoli ostacoli è il consiglio che la maggior parte di loro offre a tutti quelli che vorrebbero tentare una simile impresa. Inoltre «avere dei profili complementari», affermano Reto e Vincent, «è qualcosa di molto utile e preferibile». Nelle imprese gestite da più di una persona infatti, è bene che i responsabili abbiano compiuto delle formazioni diverse di modo che ciascuno possa occuparsi di uno specifico aspetto della società: i tre responsabili di Docteur Gab’s sono dunque l’esempio da seguire.

  

Gli incoraggiamenti

L’imprenditoria giovanile è forse una questione che tanti associano agli studi in economia, ma il fatto che il concorso Start sia aperto a tutti gli studenti dell’Unil e dell’Epfl testimonia il contrario. A conferma di ciò, il fatto che quest’anno abbia vinto una squadra di ingegneri: «è stata dura, devo ammetterlo» racconta Wiktor di Technis, «ma i coach presenti seguono molto da vicino tutte le squadre e ognuno riceve l’aiuto di cui ha bisogno: abbiamo imparato moltissimo dai vari ateliers proposti nell’ambito del concorso». Ad incitare i giovani ci pensa David Narr di Genilem, associazione a scopo non lucrativo che aiuta i progetti in via di sviluppo ad ottenere un successo imprenditoriale: «se avete un’idea, lanciatevi» afferma. «Se i risultati saranno negativi non sarà un fallimento ma un’esperienza in più». Oltre a Genilem, sono diverse le associazioni che sostengono e promuovono l’imprenditoria fra i giovani (e meno giovani): la Camera Vodese del Commercio e dell’Industria, il servizio per la promozione economica e del commercio del Canton Vaud, Startups.ch e il Club des Jeunes Entrepreneurs lavorano tutti per aiutare lo sviluppo di nuovi progetti e la fondazione di nuove imprese. Per quello che riguarda le start-ups, dopo il concorso Start, che premia la migliore idea, c’è la possibilità di iscriversi al concorso Strategis, che assegna 50.000 franchi alla migliore start-up in via di sviluppo.

Gli orari di lavoro sono imprevedibili e spesso lunghi, i momenti bui sono molteplici, ma niente è paragonabile alla soddisfazione di creare qualcosa di proprio e vederlo crescere e stabilizzarsi: essere il proprio datore di lavoro ha i suoi pro e contro, ma può anche rappresentare una soluzione all’interminabile spedizione di curricula e dossier di candidatura.