« Partire in Erasmus? Vi racconto la mia esperienza a Montréal »
Lucie Cerottini, studentessa di geoscienze a Losanna, spiega perché vale la pena trascorrere una parte degli studi all'estero

di SERENA PEDRIOLI

Lac-du-Cerf, provincia del Québec

Ancora fresca dell’esperienza dell’Erasmus intrapreso durante il 2021/22 nell’università del Québec a Montréal, Canada, Lucie Cerottini è una dei tanti studenti dell’università di Losanna che hanno deciso di partire per un’anno all’estero durante il Bachelor. Lucie si è diplomata lo scorso giugno alla facoltà di geoscienze e ora prosegue i suoi studi, sempre a Losanna, nel programma di Master.

L’università di Losanna offre, infatti, la possibilità di fare uno scambio con diversi atenei nel mondo. Sono almeno 515 gli accordi per programmi di Bachelor, Master e Dottorato offerti dalle diverse facoltà per l’anno scolastico 2023/24. L’Erasmus è un’esperienza unica di istruzione e di vita che si intraprende durante il percorso di studi e che può durare sei mesi o un anno. Tuttavia, la decisione di partire e l’organizzazione del proprio Erasmus possono rivelarsi difficili. 

Cosa ti ha spinta a voler fare un Erasmus?

Dopo essere rimasta a casa per un anno e mezzo a causa del covid-19 e aver seguito per un periodo le lezioni online, ho sentito la necessità di partire e fare nuove esperienze. Studiare all’estero è da sempre stato un mio desiderio e questa era l’occasione giusta.

Perché hai scelto il Canada come destinazione? Quali altre nazioni hai preso in considerazione?

Sono canadese da parte di mia mamma e ho sempre desiderato vivere nel mio secondo Paese d’origine. Studiare lì mi avrebbe permesso inoltre di vedere spesso i miei famigliari di Montréal. Oltretutto Montréal ha una buona reputazione come città universitaria e tutti gli atenei si trovano nel centro, avrei dunque potuto fare l’esperienza di abitare in una grande città. Inizialmente avevo preso in considerazione anche la Svezia, dove si trovano dei programmi interessanti in materia di sostenibilità e ambiente.

A livello pratico, come ti sei organizzata? Quali aiuti hai ricevuto (dall’università di Losanna e dall’università in Canada)?

Dopo aver seguito una conferenza informativa sull’Erasmus organizzata dalla mia facoltà, a ottobre 2020 ho iniziato a cercare le università canadesi che mi interessavano. Ne ho scelte quattro: la Concordia University a Montréal, l’università della British Columbia a Vancouver, quella del Québec a Montréal e l’Université de Montréal. Dopo che il segretariato dell’università di Losanna ha accettato il piano di studio che ho scelto, ho dovuto consegnare un formulario ufficiale con diversi documenti. A febbraio 2021 mi hanno informata che ero stata selezionata per l’Université du Québec e a marzo ho mandato anche a loro il formulario con tutti i documenti. La risposta positiva è arrivata a metà maggio.

Ho anche seguito diverse conferenze del dipartimento per gli studenti stranieri dell’università del Québec su come trovare un appartamento, come richiedere il permesso di soggiorno, ecc.

È stato facile integrarti nella nuova università? Hai partecipato a qualche attività oltre alle lezioni?

Ho partecipato a diverse attività organizzate dal dipartimento per gli studenti stranieri, come una corsa d’orientamento per scoprire la città prima dell’inizio dei corsi. Durante l’anno, ogni mese venivano organizzate delle visite di alcune città vicine. Grazie a queste attività ho socializzato principalmente con altri studenti in Erasmus, mentre con gli studenti canadesi è stato più difficile. In generale, posso dire di essermi integrata bene.

Hai fatto l’esperienza di qualche shock culturale?

Ho notato una differenza nel rapporto fra professori e studenti: in Canada i professori sono più aperti e in contatto diretto con gli studenti, anche grazie al fatto che le classi sono più piccole, e gli studenti si rivolgevano spesso ai professori dandogli del “tu”. In generale, in Canada non si usa quasi mai la forma di cortesia. 

Montréal, Canada

Sei riuscita a scegliere dei corsi che si integravano bene nel  tuo percorso universitario? Quali sono le similitudini e le differenze del sistema universitario?

Si e no: alcuni corsi che ho scelto erano simili a quelli che avrei seguito a Losanna, mentre altri erano completamente diversi. Nonostante ciò, all’università di Losanna mi hanno incoraggiata a scegliere dei corsi che qui non ci sono per arricchiere il mio percorso di studi.

Il sistema universitario canadese è differente. Il primo semestre comincia già a inizio settembre e finisce prima di Natale, mentre il secondo semestre si svolge da gennaio a metà aprile. Non esiste una pausa prima della sessione di esami, che inizia subito dopo la fine del semestre; per questo fra i due semestri si è in vacanza. I corsi valgono tutti 3 crediti canadesi, che corrispondono a 6 crediti in Svizzera, e ogni corso dura tre ore a settimana. 

Come hai vissuto la lontananza da casa?

Abbastanza bene. Solo a gennaio 2022 ho avuto un “down” quando i miei genitori sono tornati in Svizzera dopo essermi venuti a trovare per le vacanze di Natale. In più, nello stesso periodo c’è stato un lockdown a causa del Covid-19 e ho dovuto seguire le lezioni online. Comunque mi ritengo fortunata perché avevo la possibilità di vedere spesso mia nonna, i miei zii e i miei cugini che vivono lì.

In quanto donna, consiglieresti quest’esperienza ad altre ragazze? Ti sei mai trovata in situazioni difficili?

Si, la consiglio. Montréal è una città sicura e non mi sono mai sentita in pericolo. Come ogni città ci sono zone che è meglio evitare, soprattutto la notte, ma basta informarsi. Vivevo in una zona dove c’erano diversi senzatetto, ma erano molto tranquilli e non ho mai avuto paura. Solamente una volta un uomo si è addormentato sull’entrata del mio appartamento, ma io ero all’interno e dopo aver chiamato i proprietari se ne è andato pacificamente.

Come valuti quest’esperienza? Quali sono secondo te i pro e i contro?

È stata un’esperienza positiva, della quale conservo dei ricordi indimenticabili. Mi è piaciuto vivere in Canada, l’esperienza universitaria e visitare posti nuovi. Oggi, quando ripenso alla mia espezienza ne ho solo ricordi positivi e mi manca un po’. 

Fra i pro vi è sicuramente scoprire una nuova cultura, un diverso modo di studiare e l’indipendenza. Dall’altro lato della medaglia, devi imparare a fare le cose da sola, a gestire i tuoi soldi, il tempo, i lavori domestici, le uscite con gli amici e gli impegni universitari.

Ti piacerebbe tornare in Canada in futuro? Se si, per lavoro o vacanza?

Di sicuro tornerò per trovare la mia famiglia e la mia coinquilina. Per lavoro non so, forse per uno stage di uno o due anni per poi tornare in Svizzera. Nonostante sia stata una bellissima esperienza, sono stata contenta di tornare. In Svizzera ci sono tutti i miei punti di riferimento, la mia famiglia e i miei amici; per questo in futuro non desidero trasferirmi all’estero.

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